martedì, novembre 06, 2012

IL SEGRETO DEL BUON VINO



Mio marito Alfredo ha un dono che rende la sua azienda vinicola fuori dal comune.
Nascosta dietro i rami, lo guardo odorare un chicco d’uva mentre il sole accarezza i suoi riccioli brizzolati.
Lo vedo fissare un ramo; una foglia; il sole accecante.
E lo vedo spesso perdersi in punti astratti con un lieve sorriso malinconico ma fiero.
E’ la sua vigna; la sua infanzia; il suo rifugio culturale gastronomico.
Quante volte ho sofferto ingenuamente l’invidia del suo amore immenso verso quel frutto.
Il giorno della pigiatura è il mio preferito - l’unico momento in cui mi sento veramente parte della sua vita- dove seguo con cura i suoi suggerimenti, e calpesto ballando tra le sue possenti braccia.
Breve e intenso momento, prima che come da rito, rimanga da solo, assorto nella contemplazione, con quel sorriso vago e lo sguardo fisso in un punto imprecisato.
Quante volte ho provato invano a capirne il significato. “E’ il segreto dell’ottimo vino e non posso rivelarlo a nessuno” mi dice ironicamente tra un sorso e l’altro di un rosato Cuvé di Rosé.
A volte mi chiedo se il trauma della perdita del padre così giovane, abbia turbato profondamente la sua vita, perché ho l’impressione che viva ogni giorno come l’ultimo. Non trovo in lui uno sguardo al futuro, ai nostri figli; ad invecchiare insieme. No, lui no, se ne sta lì, fisso nel vago, come per dire “eccomi sono pronto all’ultima raccolta”.
Forse crede che il male incuraile del padre possa tramandarsi di generazione, e possa quindi allontanarlo velocemente da tutto ciò a cui tiene.
Ma a cosa tiene veramente?
Che buffo sentirsi tremendamente gelosa di una vigna, della sua meditazione; dei suoi sorrisi ammiccanti a chissà chi, per chissà quale motivo.
E’ una pentola a pressione che non riesco a trattenere. Devo sapere; capire; conoscere tutto ciò che mi appartiene per volontà del nostro Dio, che sull’altare ci ha uniti per sempre.
Un’altra stagione volge al termine. Le foglie cadono; il vento gelido attraversa il casolare di degustazione e i miei nervi a fior di pelle. Nemmeno la stagione più fredda degli ultimi dieci anni riesce a gelare il bollore della mia rabbia.
Decido di aspettare il momento migliore per chiarire tutto, e non c’è di meglio che attendere l’apertura della prima bottiglia della sua migliore annata.
Lo spio dalla finestra di quel casolare dove pretende la massima riservatezza. L’unico momento in cui nemmeno a me è permesso entrare. A me che sono sua moglie, la sua vita, l’unica ragione per cui tutto questo dovrebbe avere un senso.
Vedo la bottiglia aperta, poggiata sul tavolo rustico e due calici di vino pieni.
Non vedo Alfredo e la rabbia scuote ogni singola vena nel mio corpo.
Due calici; un rifugio caldo ed uno dei migliori vini al mondo. Non sto più nella pelle e decido di entrare.
Giro intorno al casolare cerando la via dell’ingresso principale.
Apro la porta di soppiatto, sperando di non dover urlare e piangere la fine di un vero amore.
Chi avrebbe sopportato un tradimento? Non di certo una donna impulsiva come me.
Vedo che Alfredo nel frattempo si è seduto al tavolo e inizia a sorseggiare il vino.
Era andato ad inserire una cassetta in un vecchio videoregistratore di cui non ricordavo più l’esistenza.
Le immagini scorrono come le mie lacrime, veloci; confuse; frastagliate dalla vecchia pellicola.
In quella vecchia tv Alfredo è piccolo. Annusa un chicco d’uva e con un cenno d’intesa sorride al padre compiaciuto.
Riconosco quello sguardo; quel sorriso vago; quel misto tra gioia e agitazione che il piccolo Alfredo non ha mutato mai.
Vedo alzare il calice di quell’uomo emozionato, che volge lo sguardo alla sedia vuota e brinda all’ottima annata.
Improvvisamente mi sento stupida, e capisco che la rabbia offusca anche le cose più evidenti.
Forse dovrei imparare a gustare davvero il vino, sentire tutte le sue essenze; i retrogusti; senza chiedermi come possa un sorso di vino, racchiudere il senso di un’intera vita.
Non ho più chiesto spiegazioni ad Alfredo. Ho semplicemente rispettato il segreto del suo vino.

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